Gaetano Zuccone nacque a Quarona il 3 dicembre 1834 da Margherita Fratolo di Isolella e Giuseppe Antonio Zuccone di Cervarolo; ultimo di undici figli, alla sua nascita solo metà dei fratelli era ancora viva.
La famiglia era di origine contadina, numerosa, povera e umile e il giovane Gaetano iniziò presto ad aiutare in casa, ma già da subito conobbe le difficoltà della vita trovandosi ad affrontare stenti e privazioni.
A nove anni restò orfano del padre, che morì a Quarona il 26 dicembre 1843.
Fu a quest’età che Gaetano Zuccone iniziò la sua vera vita lavorativa recandosi quotidianamente presso un calzolaio a Borgosesia, dove lavorò per qualche anno imparando il mestiere; poi si spostò a Varallo operando come garzone di bottega.
Nel 1849, all’età di quindici anni, Gaetano Zuccone dovette allontanarsi dalla famiglia per trovarsi un’occupazione più favorevole a Novara, dove continuò ancora per qualche anno il suo lungo apprendistato; il successivo trasferimento lo portò a Vercelli ed un ulteriore trasferimento lo fece giungere fino a Torino.
Qui aprì una bottega e iniziò a lavorare a Torino; nella grande città il suo negozio di calzature trovò un buon riscontro e crebbe.
Il censimento della popolazione di Quarona del 31 dicembre 1857, registra Gaetano Zuccone, celibe di 24 anni (in realtà 23), calzolaio a Torino.
Lo stesso censimento conferma la presenza a Torino anche del quaronese Costantino Barone, 21 anni (in realtà 20), scultore in marmo, compaesano, vicino di casa e futuro cognato di Gaetano Zuccone. Possiamo verosimilmente supporre che i due giovani, quasi coetanei, si tenessero in contatto mantenendo collegamenti con Quarona e la Valsesia: la loro effettiva differenza di età era di soli due anni e tre mesi.
La bottega di Gaetano riscontrava un buon giro d’affari ed era apprezzata dalla clientela, cosicché poté migliorarla, valorizzarla e infine riscattarla divenendone proprietario.
Ben presto il suo negozio divenne uno dei più fiorenti di Torino servendo una clientela sempre più scelta; Gaetano Zuccone, da semplice calzolaio o negoziante di calzature divenne commerciante di cuoi e pellami, allargando ulteriormente la cerchia dei suoi affari ed aumentando i suoi proventi.
Fu in questo periodo che conobbe, nella stessa Torino, la valsesiana Maria Pianca di Agnona: cominciarono a frequentarsi e si fidanzarono.
Maria Pianca aveva anche una sorella, Maria Francesca Silvina Pianca.
Dopo il matrimonio fissarono la loro dimora nel capoluogo piemontese, nella casa che nel frattempo si era acquistato in Borgo San Salvario nella regione del Valentino.
Nel contratto matrimoniale, stipulato a Torino il 9 aprile 1874, lo Zuccone è descritto proprietario e negoziante.
Anche Silvina Pianca, sorella della moglie Maria, si sposa l’anno successivo, il 20 giugno 1875, con l’amico compaesano e vicino di casa di Quarona, lo scultore Costantino Barone, fissando la loro dimora a Torino, ad un paio di isolati di distanza.
Tre anni dopo, l’11 gennaio 1878, all’età di ottantasette anni morì a Quarona la vecchia madre Margherita Fratolo, verso la quale il figlio nutrì sempre un forte sentimento di stima e ammirazione per tutti i sacrifici provati durante la sua esistenza.
Non solo gli affari continuavano ad essere propensi ad assicurare una vita serena, ma anche la salute sembrava non dovergli mancare.
Dotato di un fisico robusto, sano e atletico, negli anni trascorsi a Torino Gaetano Zuccone divenne un abilissimo nuotatore, noto soprattutto per le sue esibizioni nel Po, in esercizi di resistenza al galleggiamento con il minimo dispendio di energia.
In riferimento a questa personale disciplina agonistica, ricevette diverse onorificenze e riconoscimenti dei quali fu sempre particolarmente orgoglioso.
Con il procedere delle attività del negozio e del commercio della pelle, anche la vita sociale della coppia si arricchì di contatti e rapporti che consentirono l’accesso a un mondo precedentemente precluso.
Gaetano Zuccone continuò nella sua attività, gli affari procedevano felicemente, regalandogli ottime soddisfazioni e garantendo alla coppia una vita sicura e brillante dal punto di vista economico; purtroppo, però, non riuscirono mai a realizzare il loro grande sogno di avere un figlio.
Memore della sua prima età passata tra stenti e privazioni, volle impegnarsi nel campo sociale e puntò proprio sull’infanzia.
Dopo tanti anni di lavoro e di impegno, trovandosi ormai in una condizione di agiatezza e con una notevole ricchezza accumulata in cinquant’anni di attività, appoggiato dalla moglie Maria, decise di impegnare le sue energie nella realizzazione di un asilo che avrebbe permesso a tutti i bambini di Quarona di non passare quei momenti tristi e difficili che avevano segnato i suoi anni verdi: i bambini non avrebbero più dovuto patire le umiliazioni della povertà, le privazioni e i rischi di un’insufficiente assistenza che la sua famiglia aveva invece ben conosciuto.
Passò dalle parole ai fatti e attuò concretamente questo progetto a totali sue spese, iniziando la costruzione di un’imponente villa nel centro di Quarona, raggiungendo l’obiettivo che si era prefissato.
Nel 1888, Gaetano Zuccone lasciò definitivamente quel negozio a Torino che aveva gestito per trent’anni e si concentrò su Quarona, nella villa appena costruita dove si trasferì con la moglie, adibendo gran parte dei locali ad accogliere i bimbi del paese.
Nel frattempo, per le sue straordinarie benemerenze, nel 1889, fu nominato Cavaliere della Corona d’Italia.
Il 19 agosto 1889 Gaetano Zuccone offrì il suo asilo al Comune con un regolare atto di donazione:
Atto di donazione del sig. Zuccone Gaetano al Comune di Quarona
Regnando Umberto I
per grazia di Dio e per volontà della Nazione
Re d’Italia
Addì 19 agosto 1889 in QuaronaAvanti di me Onorato Zenone notaro residente in Borgosesia, presenti i testi
Il sig. Gaetano Zuccone dichiara di donare attualmente ed irrevocabilmente a favore del Comune di Quarona il seguente stabile ossia fabbricato di recente costruzione stato eretto a totali spese di esso Zuccone e composto ……
E i signori Zanaroli Gaudenzio, Gallarotti Giovanni e Zanaroli Luigi, nella qualità il 1° di sindaco e gli altri di assessori, componenti la Giunta Municipale di Quarona, accettano con riconoscenza tale donazione per conto e nell’interesse del Comune salva .
Siffatta donazione è intesa ed accettata alle seguenti condizioni:
- Il Comune di Quarona dovrà concorrere perché sia istituito nell’edificio, che col presente atto s’è donato, l’Asilo infantile nel quale verranno accolti tutti i fanciulli e le fanciulle del Comune sotto le cure di maestre, nutriti ed educati secondo le norme generali.
- Detto Asilo verrà eretto il corpo morale ed avrà un’amministrazione propria, il cui esso donante sarà presidente, sotto la preesistenza della legge e verrà regolato da uno statuto organico.
- Nel detto edificio il Comune dovrà trasportare pure la sede delle scuole comunali gratuito.
- Sarà riservato al donante e a sua consorte sig.ra Maria nata Pianca il diritto di abitare durante la loro vita i piani superiori dell’edificio in parola, e di goderne il giardinetto posto a ponente, demandando così tutte le altre parti dell’edificio stesso e del terreno circostante a sud dell’Asilo inf.e e delle scuole comunali, non che ad uso d’abitazione della maestra dell’asilo su quelle proporzioni che la pratica ed i desideri del donante indicheranno in proposito.
- Sulla fronte principale sarà scritto Istituto Zuccone Gaetano,
- Le imposte che graviteranno durante l’uso dei coniugi Zuccone verranno da questi soddisfatte per 1/5.
- Le spese del presente …
La sua villa, occupata in gran parte dall’istituzione dell’asilo, fu, ancora a sue spese, ampliata con la costruzione di un altro corpo che destinò ad accogliere i ragazzi della scuola elementare, in precedenza ospitati presso i due locali al piano terreno della vecchia sede municipale, di fronte all’oratorio di Santa Marta.
La scuola elementare era gestita direttamente dal comune e avrebbe dovuto rimanere, e rimase, indipendente dall’asilo, che funzionò fin dall’inizio con un’amministrazione autonoma, della quale Gaetano Zuccone mantenne la carica di presidente.
Il 24 ottobre 1889 Gaetano Zuccone fu eletto sindaco di Quarona, succedendo al precedente Gaudenzio Zanaroli, e una nuova serie di impegni si aprì nella sua vita così intensa.
Scorrendo i verbali dei consigli comunali da lui presieduti, troviamo un’ampia serie di argomenti trattati: nomine di sovrintendenti e ispettrici scolastiche, di giudici conciliatori, di rappresentanti forestali, di fabbricieri di chiese, di condotte ai medici e alla levatrice, di amministratori della Congregazione di Carità, conti, bilanci, dazio, inoltre: tassa focatico, elenchi dei poveri, rapporti con i terrieri, servizio postale, società filarmonica, vertenze varie.
Raggruppando per argomento i principali interventi da lui affrontati durante la sua carica, mi sembra rilevante segnalare che, in data 30 luglio 1891, l’asilo venne eretto a ente morale e fu approvato lo Statuto organico, quindi inserito, in data 29 agosto 1891, nella Raccolta Ufficiale delle Leggi e dei Decreti del Regno d'Italia, a firma del Re Umberto I di Savoia.
Ne riportiamo un estratto.
UMBERTO I
PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTÀ DELLA NAZIONE
RE D'ITALIA
Visto il verbale 17 ottobre 1889 del Consiglio Comunale di Quarona (Novara) con cui datasi comunicazione d'una offerta fatta dal cav. Gaetano Zuccone di erigere un fabbricato per sede di un Asilo, si deliberava di fare le pratiche per avere l'autorizzazione ad accettare tale offerta e ad erigere in corpo morale il futuro istituto;
Vista la deliberazione 1 settembre 1887 del Consiglio Comunale suddetto colla quale si stabiliva di procedere all'acquisto di un terreno valutato del prezzo di lire 2870 giusta la perizia 10 ottobre 1887 del geometra Sesone allo scopo di poter erigervi il detto Asilo, e si confermava il precedente deliberato relativamente alla proposta del cav. Zuccone;
Visto l'atto di donazione 19 agosto 1889 con cui il donatore mandava ad effetto la generosa offerta;
Visti i verbali 25 gennaio, 5 marzo e 30 luglio anno corrente con che il Consiglio Comunale deliberava lo Statuto organico dell'erigendo istituto;
Visti i verbali 6 agosto e 29 novembre 1890 della Giunta Provinciale Amministrativa di Novara;
Visto che per il concorso di corpi morali e di generosi oblatori l'esistenza del Pio Istituto può considerarsi assicurata;
Viste le Leggi 17 luglio 1890 n. 6972 (serie 3a) 5 giugno 1880 n. 1037 non che il Regio Decreto 26 giugno 1864 n. 1817;
Udito il parere del Consiglio di Stato;
Sulla proposta del Nostro Ministro Segretario di Stato per gli affari interni;
Abbiamo decretato e decretiamo:
- L'Asilo infantile di Quarona (Novara) è eretto in ente morale, è autorizzato all'acquisto del terreno di cui sopra, ed all'accettazione del dono pervenutogli dal cav. Gaetano Zuccone.
- E’ approvato lo Statuto Organico del detto Asilo in data 30 luglio 1891, composto di 28 articoli, il quale. sarà vistato e sottoscritto d'ordine Nostro dal Ministro proponente.
Ordiniamo che il presente Decreto munito del Sigillo dello Stato, sia inserto nella Raccolta Ufficiale delle Leggi e dei Decreti del Regno d'Italia mandando a chiunque spetti di osservarlo e farlo osservare.
Dato a Monza, addì 29 agosto 1891.
Firmato: UMBERTO.
Controssegnato G. Nicotera.
Per copia conforme
Il Direttore Capo di. Divisione
Fattaccio
Il 27 settembre 1891 si procede alla prima nomina degli amministratori dell’asilo infantile come dal verbale qui di seguito riportato:
Il sindaco prende occasione di informare sulla lunga pratica fattagli prima di ottenere il R.° decreto 29 agosto 1891 che autorizza il Comune:
I° d’accettare la donazione che fu fatta coll’atto 19 agosto 1889 N° Zenone
II° di comperare il terreno su cui fu già eretto l’asilo
III° di erigere questo in corpo morale approvandone lo statuto organico. Quindi esso sindaco fa invito a voler procedere alla suindicata nomina, cioè di quattro membri (art. 4 statuto) e sotto la sua presidenza che è innata in lui col citato documento.
Il Consiglio, ringraziato anzitutto il sindaco donante, si accinge alla votazione segreta per la citata nomina dell’amministrazione, la quale è risultata dall’eseguitosi spoglio delle schede a senso di legge, così composta:
- Ottina Luigi fu Giovanni con voti 14
- Ottina Enrico fu Domenico con voti 14
- Gallarotti Giovanni fu Francesco con voti 12
- Sella Cav. Carlo fu Giov. Batt. con voti 11
Il 23 ottobre 1892 il Consiglio Comunale approva il regolamento interno dell’asilo e il 26 novembre 1893 si progetta anche una scuola di disegno da inserire nel fabbricato dell’asilo Zuccone, avendo già, lo stesso, delle aree attrezzate; non sappiamo poi se il progetto trovò un seguito.
Sull’argomento della distribuzione dell’acqua in paese furono veramente molti gli interventi a firma del sindaco Cav. Gaetano Zuccone: sulla scia della prima fontana realizzata da Pietro Rolandi nel 1861, ancor oggi efficiente, e delle quattro fontane volute da Giovanni Lanzio nel 1881, delle quali oggi rimane solo quella accanto alla chiesa parrocchiale, sviluppò la rete idrica pubblica raggiungendo capillarmente i vari rioni del paese.
Si interessò anche al potenziamento della roggia molinara e seguì i lavori del canale della ditta Zignone, in fase di realizzazione proprio in quegli anni.
Anche per la gestione delle scuole elementari, presenti a Quarona e a Valmaggiore, si notano diversi interventi: mi piace ricordare, in quel periodo, l’esordio della famiglia Meneveri, nome divenuto ormai storico nella istruzione elementare di Quarona: infatti, il maestro Felice Meneveri, la moglie Maria Caterina Isabella Sella, maestra anche lei, e cinque figlie, Ester, Giuditta, Teresa, Paolina e Maria, delle quali quattro maestre, hanno segnato per decenni l’istruzione elementare quaronese e valsesiana.
Ad opera sua, in quel periodo ci furono sostanziali cambiamenti anche nella pur modesta viabilità di Quarona: è stata resa rettilinea la strada principale, è stata creata la strada per andare alla nuova stazione ferroviaria, e sono stati dati diversi nomi alle vie, ricordando i benefattori di Quarona, come ad esempio, corso Pietro Rolandi, via Giovanni Lanzio, via Gaetano Zuccone e via Bibiana Ottina e si sopprime la denominazione di piazza Garibaldi.
Gli elettori di Morondo e Cavaglia firmano una sottoscrizione chiedendo di far parte di Quarona, ma per un fatto formale non riescono a realizzare il loro desiderio.
Gaetano Zuccone si dimise dalla carica di sindaco di Quarona il 22 settembre 1896 pur rimanendone consigliere e gli succedette Giovanni Gallarotti.
A ricordo dei loro genitori, la coppia Zuccone decise far costruire due altari nella chiesa parrocchiale di Sant’Antonio abate, realizzati ai piedi dell’arco trionfale.
L’Istituzione fondata da Gaetano Zuccone si rivelò ben presto fondamentale, funzionava bene e dava i suoi risultati: infatti, l’asilo infantile accoglieva molti bimbi e aveva portato vanto ed onore a Quarona che finalmente poteva garantire ai suoi figli un’assistenza e un insegnamento all’altezza dei tempi, portando sollievo alle famiglie.
L’asilo accoglieva tutta la fascia di popolazione dai tre ai sei anni e ospitava, nei locali attigui della scuola elementare, quelli da sei a undici: i frutti del suo lavoro, della sua professione e della sua vita erano stati ben spesi dal benefattore, ma non era ancora soddisfatto.
Per dare maggiori garanzie e assicurare continuità nel tempo all’asilo, nel 1906 Gaetano Zuccone chiamò ad occuparsi della gestione e dell’insegnamento, le suore Francescane Angeline di Torino, alle quali aveva destinato anche lo spazio abitativo interno alla villa, limitandosi a riservare, per sé e per la moglie, i locali della propria abitazione.
Fu proprio in quel periodo che Gaetano Zuccone si ammalò e iniziò un periodo di sofferenze provocate da una malattia inesorabile che si concluse dopo tre anni: si spense a Quarona il 2 aprile 1909 all’età di 74 anni.
Le cronache dell’epoca descrivono che gli furono riservati solenni funerali pubblici con diversi discorsi commemorativi e ingente partecipazione di folla.
Nel suo testamento, redatto tra il 12 e il 22 gennaio 1907 a Quarona, Gaetano Zuccone lasciò per la sua fondazione già donata in vita alla comunità di Quarona, il resto della struttura della villa, un grosso capitale, il nuovo fabbricato attiguo a uso legnaia, che nel frattempo aveva fatto costruire, l’arredamento dell’asilo e delle suore, oltre che la proprietà dei locali adibiti alla sua abitazione, sempre riservandone però l’uso alla moglie superstite.
Dispose per un capitale anche all’Ospedale di Varallo in favore dei bisognosi di Quarona e delle somme di danaro ai nipoti.
Volle testimoniare l’importanza dell’educazione fisica, ma soprattutto del nuoto in relazione ai suoi trascorsi di provetto nuotatore, lasciando al Comune di Varallo una grossa somma perché istituisse, con i soli interessi derivanti dal capitale, una gara di nuoto volta alla resistenza indeterminata a galla con le mani libere ed asciutte, più che alla velocità e alla forza, con il chiaro scopo di diffondere, anche in Valsesia, la pratica natatoria, per il salvataggio delle persone cadute in acqua.
La moglie, Maria Pianca, era stimata e benvoluta dalla popolazione di Quarona, non solo per l’importante istituzione di supporto alle famiglie che in coppia con il marito avevano fondato, ma specialmente per il suo amore verso i bambini, per questo era bonariamente chiamata e conosciuta con il soprannome di “Magna Marì”.
Morì a Torino due anni dopo il marito, nel 1911, come è stato inciso sul marmo della all’interno dell’asilo stesso.
All’interno dell’asilo ci sono alcune opere d’arte che vale la pena menzionare.
Sul lato destro dell’atrio, spicca un bassorilievo marmoreo realizzato nel 1905 dal celebre scultore doccese Casimiro Debiaggi a ricordo della donazione dei coniugi Zuccone quando erano ancora in vita; un cartiglio riporta la scritta: IN PREGHIERE E LAVORO SEMPRE UNITI.
In due scomparti trovano posto due tondi in bronzo con i bassorilievi di Maria Pianca e di Gaetano Zuccone, opera dello stesso Casimiro Debiaggi.
Sulla facciata anteriore dell’asilo verso il giardino, in modo simmetrico ai lati della doppia scala di accesso principale, in due alte nicchie ad arco, pilastrini in marmo verde di Cilimo sorreggono busti in marmo bianco collocati il 12 novembre 1916 quando era sindaco il prof. Attilio Sella
Il busto di sinistra, realizzato nel 1873 dallo scultore G. Argenti di Novara, rappresentava Pietro Rolandi, mentre quello di destra, scolpito nel 1913 dallo scultore doccese Casimiro Debiaggi, ritraeva Gaetano Zuccone.
In anni successivi si realizzò un avancorpo con una terrazza alla quale si accede dal primo piano e tutta la struttura delle scale e delle nicchie fu riproposta in una posizione più avanzata; in anni recenti è stato ritinteggiato l’edificio.
Durante queste operazioni, purtroppo, è stata scambiata la posizione dei due busti marmorei.
C’erano anche due busti in cotto a grandezza naturale che ritraevano i fondatori, ma da parecchi anni quello di Gaetano Zuccone è scomparso, mentre rimaneva quello della moglie Maria Pianca; durante i lavori di tinteggiatura, però, il secondo è stato rotto e purtroppo giacciono i cocci in condizioni pietose nel giardino.
Di tutto l’arredamento antico e originale della villa, della coppia Zuccone, non rimane oggi più nulla all’interno della stessa.
Anche della serie di onorificenze descritte nell’inventario della villa dopo la sua morte, non rimane traccia.
Furono le suore Francescane Angeline a farsi carico della responsabilità dell’asilo Zuccone per quasi tutto il secolo ventesimo: dal 1906, quando furono chiamate dal fondatore da Torino, ininterrottamente fino al 1990 quando lasciarono la struttura e la gestione che passò dalle religiose al personale laico.
L’istituzione creata da questo benemerito benefattore, porta ancor oggi il suo nome: ASILO INFANTILE GAETANO ZUCCONE e continua la missione e l’opera educativa da lui voluta, nel rispetto dei valori cristiani, con personale laico.