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FONTANA alla frazione Vico - Piazza del Forno Vecchio: in data 30 aprile 1911 il Comune deliberò la costruzione della fontana nella Piazza del Forno Vecchio; abbiamo quest’informazione da una richiesta di rimozione da parte della proprietaria del terreno, Antonietta Defilippi vedova di Luigi Barone, che però non fu accolta, nella seduta del Consiglio Comunale del 21 gennaio 1923.

FONTANA al Piazzarolo del Vico: in data 12 maggio 1889, il Consiglio Comunale delibera di accogliere la domanda sporta dai terrazzani abitanti la parte superiore del Vico di avere una fontana di acqua potabile da realizzarsi a proprie spese; incombenza del Comune rimane il piombo per la conduttura. Quattro anni dopo ci sono delle lamentele legate a problemi di ristagno dell’acqua uscente dalla vasca; troviamo un altro verbale del Consiglio Comunale datato 17 settembre 1893, nel quale il sindaco, Cav. Gaetano Zuccone, dopo matura discussione, nomina una Commissione che si occupi di trasportare il getto in posizione più acconcia, accettando l’offerta di terreno del signor Cracco Luigi.

FONTANA di Via Gian Giacomo Massarotti: In data 13 novembre 1925 viene concessa la costruzione della fontana in Via Gian Giacomo Massarotti accettando un ricorso del sig. Attilio Ferri del 1° novembre 1925.

C’era la FONTANA del Bivio Asilo: aderente all’Asilo Infantile Gaetano Zuccone fra Piazza Libertà e Via Marconi.

La FONTANA di Via Amendola si trovava prima di Via Cristoforo Colombo.

Le FONTANE di Via Dante, erano due, una all’inizio della strada, in corrispondenza della salita ai Roncacci, e l’altra alla fine, all’incrocio con la strada per il Laghetto.

C’era poi la FONTANA lungo la Cavaglia, in corrispondenza del vecchio Municipio, e qualche altra ancora.

Inoltre:

Il 30 giugno 1890, il Consiglio Comunale si esprime a favore del suo presidente, Sindaco Cav. Gaetano Zuccone che fa presente che: “Ogni getto delle pubbliche fontane esca da una colonnetta di ghisa, sia per l’estetica, sia per non dare incomodo ai privati addossando il becco a’ loro muri e sia anche per la durata dell’opera” dandone mandato di acquisto di formato semplice e rispondente al bisogno.

Spesso, le fontane, anche le più povere, erano dotate di una vasca o pila, di granito generalmente rettangolare, perché non servivano solamente agli utilizzi domestici, ma dovevano fornire acqua anche per abbeverare gli animali; col tempo, però, le pile sono sparite, proprio quelle più piccole e sono rimaste solo quelle più importanti.