Ho fin qui trattato delle fontane costruite per consentire l’utilizzo diretto dell’acqua da parte dell’uomo, ma prima di concludere vorrei fare un cenno anche a quelle, diciamo, ornamentali.
Mi riferisco, ad esempio,alla fontana che c’era alla stazione ferroviaria, a quelle ancora efficienti nei giardini di Villa Rolandi, ma, in particolare, alla più significativa: quella del nostro Monumento ai Caduti, uno dei primi edificati in Valsesia, dopo la fine della Prima Guerra Mondiale.
È costituita da un obelisco monolitico sorretto da un dado, sempre di granito e posto su di una struttura conica in pietre da taglio, al centro di una vasca circolare nella quale si getta una corona di spruzzi d’acqua.
Il monumento è stato di recente spostato dall’originaria ubicazione nel giardino dell’Asilo Infantile Gaetano Zuccone al Parco delle Rimembranze di Quarona.
Non sono essenziali alla vita, sono ben più rare di quelle tradizionali, e sono realizzate per il solo piacere della vista, per il gusto di ammirare questo elemento liquido e trasparente saltellare giocando con la luce e vincere la forza di gravità con uno spruzzo od uno zampillo.